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Dokker fa il canter e fa sogni Azzurri . .

Test superato per il tre anni della Chimax e ora tutto porta verso il Botticelli, nel convegno bella affermazione di Riu Caramboa che sul buono ha mostrato la sua faccia, finale con il botto per Fabio Boccardelli.

Giornata primaverile e un terreno buono/morbido erano il menù del martedì Napoletano. Partenza lanciata con la prova di cartello del pomeriggio che era la prima del programma: si trattava  di un doppio chilometro per i neo tre anni. Tutti gli occhi erano puntati verso Dokker (quota in discesa libera dal ½ di apertura) che dopo il buon piazzamento del criterium, chiedeva a questa corsa il pass per le classiche di primavera, a misurarlo c’era quel Vic Du Mean , piazzato di Sette Colli e già vincitore sulla pista.  La corsa è stata un assolo del Dylan Thomas di casa Chimax che, come attitudine, non ha fatto prigionieri e l’ha messa sul passo. Già in curva cominciava l’assolo del promettente sauro, con Djordie Perovic  immobile in sella, con passo lungo e spedito e un’azione che fa sognare, il sauro ha salutato la compagnia, vincendo con un paio di categorie in mano e strappando di diritto il pass per le corse che contano.  Secondo, a sei lunghezze dal vincitore, è finito Vic Du Mean  che proprio sul palo ha battuto il cronometrico Faquir (al 15° piazzamento della carriera)
Quindi, esame superato per Dokker e Botticelli nel mirino, come ci aveva chiosato la sua proprietaria.

Erzegovic pennella il King :
La seconda in programma era una vendere sul miglio e ha visto il bell’assunto di King Philips; tempi perfetti in sella dettati da Giuseppe Erzegovic , che prima ha atteso in pancia al drappello poi, ai tre finali , ha richiesto l’allungo risolutore; alle spalle del vincitore un valido Mujhid Bo , solo terzo il favorito Rasalgheti (con quota intorno alla pari) che ha trovato solo nell’ultimo furlong la pedalata giusta.

Riu sul buono mostra la sua faccia :
Nella maiden per i tre anni, promettente successo del grigio Riu Caramboa , che oggi ha trovato sotto gli zoccoli un terreno più consistente e ha mostrato la sua vera faccia.
Facile l’assunto dell’allievo della Chimax (doppio in giornata) ancora verde nella galoppata , si è messo sui primi e, appena in retta, ha cominciato una progressione: una volta presa la pedalata giusta, se ne è andato letteralmente per proprio conto, lasciando a quattro lunghezze -ma di quelle comode- il primo dei battuti Francoforte, che è finito bene al largo di tutti; terzo, destando grande impressione, Sooner Grenn che ha accusato un pochino distanza ed inesperienza , ma che sicuramente è prontissimo a colpire duro.

Menichetti dirige….Marcelli esegue….:
Pennellata di G.Marcelli in sella a My Sweet Music : ha posizionato nelle retrovie la femmina della Razza dell’Olmo, mentre davanti  Bella Dentro provava a scappare in avanti. A metà retta sembrava riuscita la fuga dell’allieva di V.Panico ma, a centro pista , Germano lanciava My Sweet Music che sul palo veniva a stampare l’avversaria e a regalare un altro sorriso a Riccardo Menichetti.

E’ l’ora di Liberi Scatti:
Nell’handicap sul doppio chilometro, coast to coast di Liberi Scatti che l’ha messa sul passo e, in fondo, si è divincolato dalle serrate di Ora o Mai Piu, che anche oggi ci ha messo del suo per non vincere: quando sembrava prominente si è  messo, come spesso gli accade, sulla difensiva e non è potuto andare oltre al posto d’onore.

Boccardelli fa la pista dritta:
Uno, due secco in chiusura di riunione per il trainer Fabio Boccardelli e….missione compiuta! Prima si è imposto nella prova per i tre anni con Stella Indiana che, con un scatto imparabile a centro pista, in due tempi di galoppo, ha saltato via tutte le avversarie per concludere facile vincitrice; alle sue spalle, in stretta foto, sono finite Nzjrya protesa a centro pista e la battistrada Anduille che, dopo la foto, sono terminate nell’ordine.

In chiusura il bell’assunto di Radiolondra che finalmente non ha trovato il terreno pesante e ha mostrato cosa sa fare: si è imposta subito nelle prime posizioni e poi, al dunque sulla salitina, ha trovato la forza di tirare fuori l’allungo vincente; alle spalle è finito il valido Velocity Khely che ci ha provato come un leone, ma forse quei 63 kg in fondo qualcosina gli sono costati, il favorito Magneus Dream (sotto al 2 in lavagna), che ci ha messo più del dovuto a prendere la giusta azione e con un bel volo, ma tardivo, al largo del drappello è venuto a prender il terzo posto.

Federico Raccichini


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classe 1976, vive a Fermo. Esperto di corse al galoppo, dal 2013 è corrispondente di UnireTV e Trotto&Turf.