Convegno organizzato alla grande, erano diverse le prove di qualità, a cominciare da quella riservata ai quattro anni, sulla distanza del miglio: c’era un favorito netto, quel Ribot Gal che aveva uno score fantastico, quattro successi a seguire, a medie di rilievo. Il figlio di Ganymede ha sbagliato irrimediabilmente, quando gravitava ai fianchi della leader Rosemary Gar che aveva percorso il chilometro in 1.14.7. L’ impressione è stata di una rottura improvvisa, senza spiegazioni particolari, mentre era ben carico nelle mani del suo interprete. Ne ha approfittato l’ altro Ribot, quello targato Ek, allievo di Glauco Cicognani, che si è disteso bene in retta d’ arrivo, dopo aver percorso con cautela la piegata finale, respingendo di una lunghezza Ramona Caf, a media di 1.13.8, 43.3 i seicento finali.
Ha avuto tanta pazienza Glauco Cicognani con il figlio di Varenne, l’ ha preso sempre con le buone, conscio che con il passaggio d’ età avrebbe fatto il salto di qualità ed ora i risultati cominciano ad arrivare. Siamo certi che un soggetto del genere abbia ancora grossi margini di miglioramento, le piste francesi sarebbero l’ ideale per esprimere compiutamente i grandi mezzi a sua disposizione, deve però migliorare il conto bancario prima di poterci pensare. Ramona Caf si è espressa ancora una volta secondo il suo standard, con il numero di partenza, al largo di tutti, non poteva fare meglio. Ranymede Fas è stato meno brillante che nell’ ultima uscita, forse perché ha dovuto partecipare anche alla fase iniziale. Buono per la prossima Rebus degli Dei che ha chiuso fortissimo.
Anche la prova per tre anni sul miglio ha dato diverse indicazioni in vista dei prossimi impegni di vertice: si è imposto con il piglio del più forte Skyline Dany, il qualitativo figlio di Varenne che fino ad oggi aveva convinto solo in parte ma dando ad intendere di avere ampi di progresso. Al passaggio davanti alle tribune, il beniamino della famiglia Esposito ha mosso al largo e con progressione devastante è andato a sottomettere la leader e favorita Saba del Ronco, già al chilometro, percorso in 1.14.6. Con seicento conclusivi in 43.6 si è isolato al comando, chiudendo a media di 1.13.9. Prestazione di spessore, tarabile di circa cinque decimi, visto che partiva dalla seconda fila, che proietta l’ allievo di Francesco Tufano verso i quartieri alti della generazione come ci conferma il suo interprete, VP. Dell’ Annunziata, nel dopo corsa: << Come ho dichiarato in altre circostanze, si tratta di un cavallo particolare che, da buon Varenne, va preso in un certo modo nei preliminari. Se si esalta nelle false partenze in corsa non rende affatto. Oggi ero convinto che potesse fare una prestazione importante e non ho avuto remore a portarlo all’ attacco, saprà farsi valere anche nelle migliori categorie >>. Note positive sono arrivate anche da Secret Love Rsm, un’ altra allieva di Glauco Cicognani che il bravo professionista romano sta trattando con i “ guanti bianchi “. Sulla curva conclusiva è andata un po’ in difficoltà, dovendo operare dalla terza ruota, ma in retta si è distesa alla grande, conquistando un secondo posto che fa molto ben sperare. Prestazione sorprendente da parte di Sirdreik, un figlio di For Kelly Park e dell’ indimenticata, dalle nostre parti, Dinky Men, capace di terminare non lontano dai primi due. Deludente invece Saba del Ronco che probabilmente non ama correre al comando ma quello che non ci ha convinto del tutto della figlia di Adrian Chip è stata soprattutto la meccanica: dopo circa due mesi di riposo era lecito aspettarsi un miglioramento, allo stacco della macchina è scattata benissimo ma, già all’ altezza del chilometro è apparsa in difficoltà, così come lo era stata nel vittorioso Allevatori Filly.
Parinaz gradisce maggiormente esprimersi all’ attesa ma, quando spende poco nelle fasi iniziali, diventa difficilmente battibile anche in percorso di testa, così come è accaduto oggi: la portacolori della Malù è scattata al comando e, dopo aver percorso in 1.00.1 i primi ottocento metri, ha saputo chiudere in 57.5, 1.13.4 il riferimento cronometrico, tenendo a distanza di rispetto l’ ottimo Neander Jet, autore di prestazione maiuscola, al largo della vincitrice. Positiva, ancora una volta, la corsa di Piccolarobytor, capace di seguire tutte le andature ed ancora vitale all’ epilogo. Fuori quadro invece Langdon Grif, chiuso alla corda per tutto il percorso ed impossibilitato di correre fino in arrivo.
Enrico Bellei è stato il mattatore del convegno e oltre a Parinaz ha ottenuto altri tre successi: il primo in sulky a Ribot Zs, un allievo di Holger Ehlert capace di imporsi chiaramente a media di 1.15.1 sul doppio chilometro. Ancora per Ehlert, il top driver italiano ha vinto con Paolo Caf, in fuga dal primo metro nell’ handicap per anziani e vincitore a media di 1.16.4 sulla lunga distanza, sotto un improvviso temporale che ha reso la pista pesante. L’ ultima affermazione è arrivata per merito di Sentimento Ok che, in chiusura di convegno, ha respinto, fin sul traguardo, l’ attacco portatogli da Sirena del Sile.
EMILIO MIGLIACCIO