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Domenica ancora all’insegna della qualità ad Agnano: la direzione di Ippodromi Partenopei riesce a proporre ogni domenica uno spettacolo all’altezza, in chiara controtendenza con il tragico momento nazionale. Ruba la scena, a tutti e tutto, il sauro Skyline Dany che hapienamente recuperato da una traumatica storia di rapimento che chi ama ancora questo sport non avrebbe voluto mai sentire. Il sauro da Varenne rubava l’ occhio già nelle sgambature, tranquillo come dev’ essere per rendere al meglio e soprattutto statuario, presentato in magnifico assetto da Francesco Tufano.

La corsa ha confermato le sensazioni preliminari, Skyline Dany ha assunto il comando e con un percorso selettivo,  a ritmo costante, ottocento metri in 59.1 e seconda parte di gara, più o meno simile ( 58.9 ), ha staccato gli avversari, tra i quali è emersa, per il secondo posto, Swan Wise As. La femmina di Buzzitta è parsa molto poco guidabile sulle piegate dove ha messo in grave difficoltà il suo interprete, venendo in giù a “ peso morto “: sulla prima curva ha causato la rottura di Stankovic Ok, Buzzitta a piedi e multa a favore della scuderia Domino Stable, mentre anche in seguito ha palesato tale difetto che ne riduce le potenzialità. Buon terzo Skua Jet, un passo indietro invece ha fatto Spinello Jet rispetto al promettente rientro. In premiazione, momenti di commozione per i titolari del vincitore, Filippo ed Amelio Esposito e per Enzo Giordano, in veste di allevatore mentre V.P.Dell’ Annunziata e Francesco Tufano,  gli encomiabili realizzatori di questo splendido esemplare, ne annunciavano la partecipazione all’ iter classico, dando appuntamento al 13 aprile, per il Gran Premio Italia, a Bologna. Discorso a parte merita l’ attesissimo Stankovic Ok che non ha potuto esprimersi a causa del danneggiamento subito da parte di Swan Wise As: allo stacco, il figlio di Self Possessed è scattato più veloce ma non abbastanza per poter assumere il comando, allora il suo interprete ha preferito ripiegare in quarta posizione. Dopo la “ sventura “, una volta rimesso sulle gambe, Bellei ha dato una prova svelta al suo allievo che ha percorso gli ultimi ottocento metri in 58.0, apparendo centrato in meccanica e voglioso di andare, pronto per competere con i migliori della generazione.
Che cavallo che è diventato Neander Jet: nella prima parte di carriera, l’ allievo del team Panico – Finetti aveva dato la chiara impressione di essere uno sprinter ma, evidentemente,  non era proprio così. Impiegato in tattica d’ assalto da Giorgio D’ Alessandro Jr, il figlio di Naglo ha fatto sfoggio, come già era accaduto recentemente, di grandi qualità di passista, incurante del percorso “ aria in faccia “, a lato del battistrada Paolo Om. Quando, sulla curva conclusiva, sono entrati in scena gli attendisti, che fino a quel momento avevano speso poco, Neander Jet ha “ sparato “ l’ ultimo parziale che lo ha messo al riparo dagli avversari, concludendo a media di 1.14.9 sul doppio chilometro. Apprezzabile il secondo posto di Libeccio di Re che è venuto a regolare, negli ultimi metri, un altrettanto positivo Miglio. Il favorito Nicholson Treb non è mai entrato nel vivo della contesa.
Quando si lavora tanto e bene, prima o poi, i risultati arrivano e così l’ elegante Rosemary Gar è tornata al successo e lo ha fatto lasciando un’ impressione, sicuramente, positiva: l’ allieva di Mario Minopoli Jr, presentata per la prima volta senza ferri, ha assunto l’ iniziativa, si è fatta regolare nei primi seicento metri ( 45.9 ), come mai era successo e con un chilometro conclusivo in 1.12.8 ha tenuto a distanza l’ ottimo Ribot Ek, quest’ ultimo strepitoso in percorso al largo, caratterizzato da un’ incertezza all’ imbocco della curva conclusiva.
Paula del Ronco è tornata al successo, doppio per Mario Minopoli Jr, e lo ha fatto con una prestazione importante anche se va sottolineato come la partenza valida fosse assolutamente da richiamare in quanto tutti e cinque i concorrenti che rendevano quaranta metri di penalità si sono avviati in largo anticipo sul resto dei partecipanti. La femmina dei fratelli Varriale è emersa allo spunto, nonostante il favorito Peltross avesse imposto ritmo selettivo alla gara, primo chilometro in 1.15.6, nei confronti di Peter di Jesolo, da accomunare alla vincitrice nell’ elogio. Notevole la media conclusiva di 1.14.0 sulla lunga distanza.
Catello Savarese ha ripresentato una Salome’ Bar in ottimo assetto: la femmina della famiglia Stecca ha assunto l’ iniziativa ed ha concluso isolata a media di 1.16.5 sul doppio chilometro, dimostrando di poter tentare, in futuro, la scalata al vertice delle femmine di tre anni. Finalmente, abbiamo rivisto un Solar Baby all’ altezza delle aspettative, notevoli ad inizio carriera. Il figlio di Gigant Neo è venuto a conquistare la seconda moneta con un’ interessante frazione conclusiva. Enrico Bellei , dopo Salome’ Bar, ha ottenuto il doppio in chiusura di convegno in sulky a Rayo che è emerso, al termine di un percorso al largo, nei confronti di Rapsodia d’ Ete.
In apertura, si è imposto il favorito Mascalzone Lux, interpretato con molta praticità dall’ esperto Vincenzo D’ Alessandro, mentre l’ altra prova per quattro anni, sul doppio chilometro, è stata vinta da Right Year Lf, un figlio di Allison Hollow che, recentemente, ha conseguito enormi progressi.
EMILIO MIGLIACCIO


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Emilio Migliaccio classe '71, ex driver, dal 2012 è il corrispondente da Napoli per Trotto & Turf. Collabora come opinionista con Ippodromi Partenopei ed Ippodromi Meridionali.