Il bello dei puledri è che, fin dalla doma, ti fanno sognare corse importanti, grandi traguardi. L’ aspirazione è la stessa per tutti, proprietari e quanti, allenatori, guidatori, artieri, partecipano alla crescita e all’ affermazione del soggetto.
Ma capita a pochi fortunati di vincere il primo premio, spesso bisogna accontentarsi di quelli di consolazione che diventano appaganti quando si tratta di Santiago di Celo: l’ allievo di Marco De Vivo, trainer specializzato nella realizzazione di cavalli dalla carriera lunga e produttiva, ha un curriculum di 9 vittorie e 24 piazzamenti in 21 mesi di attività, a dimostrazione della grande regolarità di rendimento e di una redditività che oggi hanno in pochi.
Il figlio di Self Possessed ha conseguito il clou del pomeriggio festivo napoletano, malgrado una penalità di venti metri, a media di 1.15.8 sul doppio chilometro. Estremamente soddisfatto nel dopo corsa il suo interprete, anche nelle vesti di allenatore e proprietario: << E’ un cavallo di grandi qualità, duttile, maneggevole, professionale. Questa corsa sembrava una buona opportunità e quindi ho deciso di togliere i ferri, un assetto che gli consente di esprimere al massimo il proprio potenziale >>. La delusione della corsa è rappresentata dal favorito Soprattutto Grif che, una volta al comando, ha potuto distribuire al meglio i parziali ma sulla curva conclusiva è apparso già in difficoltà, sotto l’ attacco del vincitore. I regolari Salem Blue e Sublime Caf hanno sfruttato il nastro di vantaggio per salire sul podio.
Marco De Vivo ha provato a vincere anche il sottoclou, in sulky a Tiffany del Rio, ma ha dovuto accontentarsi del secondo posto perché la leader The Elegance Lf ha fatto bene i conti, graduando fino al chilometro ( 1.18.6 ) e percorrendo i seicento finali in 44.3 che sono bastati per conquistare il successo. La figlia di Allison Hollow è stata accreditata di un riferimento cronometrico di 1.16.8.
Nell’altra prova riservata ai tre anni, si è affermato il qualitativo Travail Ferm, a media di 1.15.9: l’ allievo di Raf Forino ha respinto sia la progressione di Terracotona Jet che lo spunto ravvicinato di Troisi Zen ma non è stato convincente come nella precedente uscita, quando aveva saputo competere con soggetti della levatura di Titty Jepson e Tarim. Si sarà trattato di una giornata storta che però, vista la levatura del soggetto, merita dovuti approfondimenti.
Nel corso del pomeriggio erano programmate due condizionate per anziani, di pari dotazione: quella che si svolgeva sulla distanza del miglio è stata riportata facilmente da Perunometro Sm, grazie anche alla perfetta interpretazione di Vincenzo D’Alessandro Jr che è partito in contropiede, sul rallentamento della testa, già al passaggio davanti alle tribune. La mossa è servita a sfilare al comando e a quel punto il figlio di Uronometro ha avuto vita facile, concludendo a media di 1.14.3. Point Lavec Canf ha conquistato, a media rilevante ( 1.14.0 ), la prova sul doppio chilometro, sfruttando la posizione conquistata in partenza, in schiena alla leader Panthea Club, e l’ andatura sostenuta di quest’ ultima ( primo chilometro in 1.14.0 ), per emergere nettamente in retta d’arrivo. La vittoria del figlio di Kung Lavec ci riporta alla memoria il grande Sergio Viola, il suo scopritore, a pochi giorni dalla ricorrenza della prematura scomparsa.
In apertura, in pista le femmine di quattro anni, Silene Mel ha piazzato lo spunto decisivo, ai danni della leader e favorita Susy Dagy, imponendosi a media di 1.16.6, nelle mani di V.P. Dell’Annunziata. Sandokangal ha risolto l’ altra prova riservata ai quattro anni con notevole progressione finale, a media di 1.15.3.Il bravo Raffaele Lamberti ha condotto il suo My Little Boss al successo nella prova riservata ai gentlemen.