Di spalla alle RoyalMares e alla finale del Palio dei Proprietari c’erano da vedere altri spunti molto interessanti. Iniziamo il nostro racconto dall’invito per due anni perché sono loro, i puledri, che ancora tengono accesa la fiammella della speranza, del sogno ad occhi aperti: erano solo in cinque al via, sul doppio chilometro, ma è stata corsa vera. Uno Italia, vincitore del G.P.Anact sessione maschile, ha assunto il comando e dopo quattrocento metri ha iniziato a respingere la pressione esterna di UdexStaf, detentore del record della generazione, che all’imbocco della piegata conclusiva, miglio in 2.00, ha intensificato i suoi sforzi costringendo l’avversario all’errore. Proprio in questo momento è entrata in scena UpperDany, con un cambio di marcia repentino che le ha consentito di sopravanzare UdexStaf il quale ha cercato la rivalsa interna che per poco non è andata a buon fine. Prova super sia per la vincitrice, presentata senza ferri, che per il battuto, entrambi accreditati di una media di 1.14.8, nuovo record europeo sul doppio chilometro della leva 2013. Si tratta di due soggetti dai limiti ancora indefiniti che, probabilmente, saranno tra i protagonisti del prossimo G.P.Allevatori: UdexStaf parteciperà alla prova “ open “, opzione che si va concretizzando anche per UpperDany, come conferma Mario Minopoli Jr in premiazione: << Ha i parametri per la prima fila contro i maschi ( da 1 a 7 ) mentre il Filly prevede un sorteggio più largo ( da 1 a 14 ). La iscriveremo ad entrambe le corse e decideremo dopo l’estrazione dei numeri. Oggi doveva essere una tappa d’avvicinamento, poi le cose si sono messe bene ci ho provato; ho dovuto tenerla sotto pressione perché a metà sorpasso ha iniziato a deconcentrarsi >>.
L’altro invito in programma era riservato ai tre anni: facile assunto per Taurus del Ronco che ha ottenuto strada, sorprendentemente, dall’iniziale leader e favorito Tinamo Jet. Il Varenne di Nunzio Squeglia ha potuto così esprimersi al comando, schema insolito per un soggetto che ha dovuto quasi sempre agire in percorsi particolarmente onerosi, ma di sicuro vantaggio, tanto che ha concluso senza essere richiesto in 1.15.5 sul doppio chilometro, 28.5 per il quarto finale. Tinamo Jet ha sbagliato nel tentativo di liberarsi dalla seconda posizione, da circoletto rosso la performance di Titty Jepson, in errore al via, vittima di un agganciamento mentre si proponeva al largo e ancora seconda sul traguardo.
RorimacBaba da strada a Lord Dany che tiene ritmo costante, intorno all’1.15, allungando nel tratto conclusivo e concludendo, ancora chiaramente, a media di 1.13.9 sul doppio chilometro, nei confronti di Suerte’S Cage, avanzato alla grande a centro pista e Oudry dei Veltri, all’esterno fin dalle battute iniziali. Fuori quadro l’atteso Pace del Rio, in difficoltà già a seicento metri dal palo. Questa è la cronaca dell’handicap limitato per anziani che ha premiato il castrone di Antonio Simioli, interpretato con senso del traguardo da Giampaolo Minnucci, un soggetto che, a quasi undici anni, sta vivendo una seconda giovinezza, grazie al training marino e alle cure del suo team. Pace del Rio è stato visitato nel dopo corsa e il veterinario ha riscontrato la presenza di molti muchi nelle vie respiratorie.
L’handicap di Natale, con formula di due eliminatorie e finale, è stato conquistato dal ritrovato RunningAllmar, capace di vincere per distacco, malgrado rendesse una penalità di venti metri, a media di 1.13.7 sul doppio chilometro: prestazione notevole quella del figlio di Ganymede, in linea con la sua miglior versione ma non con quella recente, ne con quella dell’eliminatoria, quando aveva concluso al quinto posto, ultimo disponibile per l’ingresso in finale. La spiegazione di Mario Minopoli è stata esaustiva<< In batteria, l’andamento tattico e un agganciamento in retta d’arrivo non ci hanno permesso di prendere un piazzamento migliore. Dopo la corsa ho richiesto l’intervento del veterinario per assicurarmi che non avesse problemi fisici; dai test a cui è stato sottoposto, tra cui quello dell’acido lattico, non sono emerse problematiche per cui ho deciso di schierarlo senza ferri e con briglia estraibile e così è riuscito ad esprimersi al meglio >> ma evidenzia punti di discussione: è palese come molti allenatori abbiano cambiato, giocoforza, mentalità, puntando degli obiettivi remunerativi, in stile francese, senza farsi ingolosire da corse con montepremi bassissimi. Si tratta di una gestione molto oculata, l’unico modo per “ sbarcare il lunario “ di questi tempi, perché vincere una corsa con montepremi di settemila euro netti, permette di mantenere un pensionario per metà anno ( anche la vittoria di Noble Nord Fro può essere annoverata in questa casistica ). Ne consegue però che le performance dei cavalli risentano di un’alternanza di risultati notevole che allontana sempre più gli scommettitori dall’ippica, per cui, se da un lato si fanno quadrare i conti, dall’altro si contribuisce alla fine del settore, anche perché gli organi di controllo latitano.