Nel convegno napoletano erano programmate due corse con i nastri, a resa di metri, specialità che viene proposta assiduamente in quanto ritenuta più spettacolare delle prove con autostart, soprattutto quando la fase iniziale risulta regolare e non caratterizzata da anomalie. E’ evidente che, ai fini del risultato, l’adattabilità dei soggetti impegnati nella giravolta sia fondamentale ma riteniamo che per i penalizzati abbia un’importanza notevole l’avvicinamento alla testa che deve essere graduale e gestito a ritmo costante. Analizzando cronometricamente le prestazioni di Totoo del Ronco e Taurus del Ronco che rendevano venti metri nel clou del pomeriggio, si nota come il primo rimanga nelle retrovie per buona parte del percorso, passando il primo chilometro intorno all’ 1.14 ed il secondo in 1.12 scarsi, mentre l’allievo di Di Nardo percorre il primo giro in 1.13, al largo già dopo settecento metri, raggiunge il miglio in 1.57 e poi cala repentinamente. Ecco, vi abbiamo riportato questo esempio proprio per dimostrare la rilevanza della distribuzione dei parziali che, senza cronometro, << Non lo porta più nessuno, ormai, per come si corre oggi non serve >> ha dichiarato qualche top driver, diventa tutto più complicato. Totoo del Ronco ha vinto, anche grazie alle scelte di Mario Minopoli che sulla piegata finale ha scelto la corsia interna, esprimendosi ufficialmente in 1.13.4. L’opportunista Tursiope Jet ha sfruttato al meglio le schermaglie altrui e per poco non gli è riuscito il colpaccio, in ogni modo è stata la miglior prestazione della carriera per l’allieva dei fratelli D’Alessandro, mentre il fuggitivo Tiberix si è dovuto accontentare della terza moneta, un po’ poco viste le energie profuse, probabilmente avrebbe vinto se avesse temporeggiato ai quattrocento conclusivi. Soddisfatto Mario Minopoli Jr della performance del suo allievo: << Tutto bene, ho meno di 2.26 sul mio cronometro, dopo un paio di prove sfortunate abbiamo ripresa confidenza con il successo. Non ha vinto più nettamente perché, come al solito, tende ad appoggiarsi sul cavallo all’interno quando deve fare lo spunto. Il programma futuro dipende dai sorteggi, con numero buono si può andare a Palermo, oppure cerchiamo un percorso alternativo >>. Era il giorno del team Minopoli che, oltre al clou, ha presentato altri tre vincitori: ha iniziato Titanium Tor che si è espresso da netto favorito in 1.14.9, ha proseguito Rapsodia d’Ete ( 1.15.4 ), pennellata da Ivo Amodio, mentre in chiusura di convegno, Ubaldo Par ha dovuto accontentarsi della parità con Ultra di Casei, pur facendo un autentico numero. Il figlio di Ideale Luis ha sbagliato al via perdendo almeno trenta metri sulla testa, ha recuperato gradualmente e sulla piegata conclusiva si è lanciato in quarta ruota, prodigandosi a caccia del leader Ultra di Casei che ha apparigliato, ma non superato, sul traguardo. I due eccellenti soggetti si sono espressi ufficialmente a media di 1.14.5.
Non è riuscito invece il colpaccio a Ubique Par, un altro allievo di Minopoli, anch’esso da Ideale Luis, che pur correndo molto bene, ha dovuto accontentarsi del secondo posto, vista la supremazia di Uricuss, due su due in carriera, un Love You estremamente promettente che ha già saputo correre il miglio in 1.14.6.
A proposito di cronometro e parziali, Prado As non ha avuto bisogno di particolari disegni tattici per riportare l’altro handicap programmato nel corso del convegno e riservato agli anziani: il figlio di Pine Chip ha assunto l’iniziativa ed ha fatto percorso per proprio conto, arrivando senza essere richiesto a fondo. Prison Mack non è stato mai capace di entrare nel vivo della lotta, risentendo probabilmente dell’impegno ravvicinato, mentre Positano d’Ete ha sbagliato poco dopo l’uscita dei nastri. Tra i vincitori di giornata troviamo anche Sissi Op e Tormenta d’Orio, due grosse sorprese al gioco ma meritevoli in corsa.