La legge del Maestrale! Anche un cavallo in formissima come Renoir Dany ha dovuto inchinarsi alla supremazia dell’allievo di Minopoli che alla tenera età di dieci anni, dopo tante battaglie di vertice, continua a focalizzare e centrare gli appuntamenti di una certa rilevanza, seppur ad intervalli piuttosto lunghi. Era da dodici mesi che il figlio di Lindy Lane non coglieva il successo, nella primavera del 2015 aveva vinto prima una tris romana e poco dopo la prova d’apertura della Maura; in seguito il tentativo a vuoto nel Città di Montecatini, fino ad un lungo riposo invernale che l’ha rigenerato e appena è capitata l’occasione, favorito anche dall’incompetenza di chi vigila su queste perizie espletate da una classifica, ha colpito duro. Perfetto quindi il lavoro fatto dal team Minopoli, anche dal punto di vista imprenditoriale, l’unico modo per cercare di far quadrare i conti e preservare il più possibile il cavallo, come conferma Mario in premiazione: << Si, effettivamente da qualche anno cerchiamo di gestirlo con molta circospezione, concedendogli dei lunghi riposi e portandolo avanti gradualmente. Tra l’altro lui ha questa grande qualità, quando è il momento di fare sul serio non ti tradisce mai >>. Per la cronaca, dietro Maestrale Spin e Renoir Dany ha concluso l’ottimo Pepe’ Gianfi, a precedere i sorprendenti Speecial One Lf e Seneca Grif.
Dopo Aversa, un’altra performance importante ha realizzato Urceus Mdm ( 1. 14.0 ), il figlio di Ideale Luis di cui il giovane Luigi Cuozzo è sia proprietario che interprete. Lo seguiremo con curiosità nei prossimi appuntamenti che, inevitabilmente, lo vedranno alle prese con i migliori della generazione. Deludente invece il favorito Uccello Jet, mai capace di entrare nel vivo della corsa. Era facile prevedere che un eventuale percorso netto di Travail Ferm coincidesse con una vittoria: il sauro di Forino, bello di meccanica e concentrato, ha spaziato a media notevole di 1.13.3.
Nella prova d’apertura è arrivato il primo successo in carriera di Urabella, allenata e guidata da Domenico Pasciucco che mancava da diversi anni all’appuntamento con il traguardo. Tinta Lj ha doppiato l’affermazione di Foggia, prevalendo sulla migliorata Tempesta Ok. Facile il compito di Ulrika As che, una volta al comando, è stata gestita tatticamente da Vincenzo Luongo mentre la favorita Uma del Ronco è rimasta invischiata nel traffico. Elena Villani e Soffio formano un binomio vincente, anche oggi i due hanno dominato gli avversari, chiudendo con largo margine, a media di 1.14.3. E’ arrivato anche il sigillo di Vitale Mattera che ha fatto il colpaccio in sulky al suo Sun di Girifalco.
