Puma di Girifalco fino a qualche tempo fa era il reuccio del Paolo VI di Taranto, in seguito è stato trasferito in scuderia da Marcello Vecchione che lo allena al mare. Non era semplice riuscire a migliorare un soggetto che aveva dato molto nel corso della sua carriera, invece il figlio di Mr Vic sembra aver messo le ali: sfilato a condurre in duecento metri ( 29.3 ), ha percorso metà gara in 1.01.0 a cui ha fatto seguire due quarti conclusivi in 27.5 e 28.4, per una media finale di 1.13.1. Positano d’Ete ha dovuto accontentarsi del secondo posto che comunque va valutato come più che positivo, precedendo uno stoico Marlon Om, risalito dalle retrovie. Marcello Vecchione è un sognatore per cui era d’ obbligo chiedergli nel dopocorsa se avesse in programma una trasferta francese per il portacolori della scuderia Napoletano: << Non adesso, per il momento restiamo nelle vicinanze, ha corso poco di recente perché non ha trovato programma ma credo che possa migliorare strada facendo. Ho giocato la carta della partenza, ipotizzando che Rorimac Baba potesse scavalcare quelli all’interno ed è andata bene >>.
Di spalla al centrale c’erano da vedere diverse prove interessanti, a cominciare dalle due riservate ai nati 2014: il declassato Very Joy ha evidenziato qualche problema caratteriale, soprattutto a metà gara, ma non gli è sfuggito il successo, ottenuto ai danni del compagno di colori Vortice Op, apprezzabile nel percorso esterno, per un en plein targato Raffaele Chiaro ( allenatore ) – D’Anna Francesco 79’ ( proprietario ).
Prestazione da “ circoletto rosso “ quella realizzata dal debuttante Volnik du Kras, un figlio di Varenne e Oljka du Kras, fratello dell’ottima Unique du Kras, che ha sbagliato al via ed ha recuperato alla grande, con il secondo giro in mezzo alla pista. L’allievo di Pasqualino Esposito si è espresso ufficialmente a media di 1.17.1 sul doppio chilometro, prestazione da tarare intorno all’ 1.15.5. La nostra impressione è che si tratti di un soggetto importantissimo che deve migliorare esclusivamente dal punto di vista mentale, acquisire la giusta mentalità agonistica. Molto bene ha fatto anche Vardar Falu che è partito piano ed ha seguito il vincitore nella rincorsa, prevalendo su Viktor dei Veltri per la seconda moneta. Il team Esposito ha completato un doppio grazie al ritorno al successo di Take A Bow ( 1.14.4 ), facile alla metà nelle mani del giovane Antonio.
Anche Antonio Di Nardo ha dato seguito all’affermazione di Very Joy, conducendo al traguardo il sorprendente Ron Howard Sm in categoria D: il figlio di Yankee Slide, nonostante una meccanica al limite che lo condiziona spesso, è stato capace di girare al largo, scoperto, per tutto il percorso ed emergere a media significativa di 1.15.5 sui duemilaseicento metri. Uma del Ronco si è imposta alla grande tra femmine di quattro anni, a media di 1.14.5, Universal Prayer ( 1.15.5 sui duemila ) ha subito colpito al rientro, sfoggiando condizione eccellente, nelle mani del suo allenatore Luigi Panico. Uno stoico Never Gar, con tante battaglie ed infortuni sulle spalle, ha doppiato il successo foggiano con in sulky il proprietario Michele Immobile, impressionando nella chiusa in 56.8.
