Quando scende in pista Poldi Gree c’è poco da analizzare: avversari, numero di partenza, periodo di inattività, incidono poco, quasi nulla. Contano i risultati e lo score recente del figlio di S J’S Photo è, a dir poco, significativo: venti affermazioni e tre posti d’onore nelle ultime ventitre uscite, roba da fuoriclasse. Purtroppo, nella sua carriera è stato condizionato da gravi problemi fisici, basta scrutarlo da vicino per accorgersene, che non gli hanno consentito di frequentare la prima categoria. Oggi rientrava da metà giugno e la condizione non poteva essere al massimo, nonostante ciò è riuscito a mantenersi invitto nell’annata. Ci ha provato il compagno di colori e training Pick And Go che ha girato al largo per tutto il percorso ma nei metri conclusivi la differenza tra i due l’ha fatta la classe; en plein per Nunzio Squeglia e media di 1.14.1 per entrambi, con chiusa in 43.2. Incredibile come tutto il team del vincitore attendesse con ansia l’esito del fotofinish, malgrado non cambiasse nulla in termini economici: con tutto il rispetto per un soggetto generoso e valido come Pick And Go, Poldi Gree è il reuccio di scuderia e sarebbe stato deludente vederlo perdere, anche per pubblico e scommettitori. In premiazione, Gaetano Di Nardo era contento come se avesse vinto un gran premio: << Non ci sono più aggettivi per descrivere la grandezza di questo cavallo, pensa che aveva effettuato un solo lavoro svelto, due settimane fa, in 2.08. Comunque, se avessi visto Pick And Go come un avversario, sicuramente avrei allungato in anticipo, cercando di metterlo in difficoltà. In ogni caso, dopo la focatura, mi è sembrato più centrato di meccanica e la prossima volta farà sicuramente meglio >>. Da segnalare il progresso, rispetto alle ultime uscite, di Oxford Street che, nonostante l’andamento tattico, è riuscito a guadagnare la terza moneta.
Il team Squeglia – Di Nardo ha doppiato a fine convegno, nella Tris Straordinaria, con Ursus Spin che ha fatto, finalmente, percorso netto, concludendo alla media di 1.14.5 sul doppio km. Buona anche la prova di un ritrovato Teorema Spin che ha preceduto, per il secondo posto, Top Model Par, Solar Baby e Naxos del Ronco; subito in rottura il favorito Record Regal.
Il cambio di training ha funzionato alla perfezione con Zanira ( From Above e Delfine Dei ), presentata per la prima volta da Raf Forino, dopo ben cinque rotture consecutive, e subito vincente a media di 1.17.4. Tra discreti tre anni è emerso il potente Victor Breed ( 1.15.8 sul doppio km ), in cabina di regia Antonio Esposito. Nella quattro anni si è affermata Urania Luis ( 1.15.0 ), anche qui con un evidente progresso nel cambio di allenatore, adesso agli ordini di Giorgio D’Alessandro Sr. La categoria G è stata conquistata da Ramadan Jet, presentato e guidato da Giuseppe Immobile. Taiga Jet ha sfruttato la lestezza nei nastri e una maggior qualità rispetto agli avversari odierni, per assicurarsi il consistente premio al traguardo dell’handicap per anziani, affidata alle mani abili di Enrico Somma da Raffaele D’Alessandro.