E’stata una serata dalla temperatura mite, gradevole e tecnicamente validissima quella partenopea. Nel classico Città di Napoli, prova di gruppo I, tappa di avvicinamento al Derby che si disputerà proprio sull’anello partenopeo il 22 settembre, sono arrivate le conferme che ci si aspettava. Il leader della generazione Axl Rose, dopo aver interrotto a Solvalla una striscia di sette successi consecutivi, era chiamato ad un’ulteriore dimostrazione di superiorità. Una prova quella svedese che ne aveva decretato, nonostante la sconfitta, una dimensione internazionale. Il figlio di Love You e Linda di Casei è sfilato a condurre, senza spesa, su Ayrton Treb che era stato il più veloce alla chiusura della ali, ed ha impostato un percorso tattico, primo chilometro in 1.15.8, da start a start, e secondo in 1.12.8, che lo ha portato a respingere agevolmente il compagno di training Al Capone Stecca. Proprio quest’ultimo, sistemato in terza posizione da Giampaolo Minnucci, ha mosso le acque agli ottocento conclusivi, raggiungendo il leader e inducendolo a cambiare passo. La media conclusiva di 1.13.9 rientra nella normalità ma il parziale che da valore alla prestazione dei primi due arrivati è il 28.1 a chiudere. Axl Rose, presentato senza anteriori ma con ben due paia di campanelle agli arti anteriori, probabilmente è stato gestito con un pizzico di prudenza da Gocciadoro, sia perché lo sforzo recente, quello svedese, poteva lasciare degli strascichi, sia perché la leadership ha un peso di non poco conto che, almeno fino al Derby, dovrà sopportare con piacere. Non poteva che essere estremamente soddisfatto nel dopo corsa il bravo Alex, l’uomo con la giubba gialla che invade, quotidianamente, le prime pagine dei siti nazionali ed internazionali: << Credo che sia uno dei cavalli più completi che abbia mai avuto, sa fare tutto ed è molto professionale, non era il caso di pigiare a fondo sull’acceleratore, per cui ho badato al sodo, un po’ di prudenza non guasta mai, visto che il week end non era cominciato nel migliore dei modi >>. E’ stata una conferma attesa anche quella di Al Capone Stecca, il Napoleon Bar ad un certo punto ha dato pure l’impressione di poter insidiare il vincitore, ricevendo l’apprezzamento sincero del suo allenatore: << Ha rafforzato la stima che ho di lui, fin dai primi lavori mi sono reso conto che avesse un potenziale da prima categoria e lo sta confermando>>.
Alrajah One ha conquistato il terzo posto ai danni di Ananas Jet, i due divisi solo dal foto finish: entrambi hanno centrato il proprio obiettivo, il Maharajah di Hollmann – Bellei continua nel percorso di crescita che potrebbe portarlo alla completa maturazione tra due mesi, stessa paternità anche per l’allievo di Villani che ha spazzato via le ombre che lo avevano accompagnato ultimamente. Apprezzabile la punta di A Sexygirl Par che ha mosso a centro pista nei seicento conclusivi, raccogliendo l’ultimo compenso disponibile e forse meno di quanto meritasse realmente, viste le energie profuse. Una menzione va fatta anche per Ayrton Treb che ha sbagliato sulla piegata finale, quando era in terza posizione e per Argento Vivo e Aristotele Laser, entrambi in errore al via e poi autori di recuperi validissimi ma solo simbolici.
Al termine della gara la Giuria ( D’Angelo – Crudele – Fabozzi ) si è riservata di rivedere il filmato prima di convalidare l’ordine di arrivo: sotto la lente di ingrandimento della “ terna “ l’imbocco della prima piegata dove entrano in contatto Al Capone Stecca ed il galoppante Albatros Joy. L’ordine di arrivo è rimasto inalterato ma è stato preso un provvedimento a sfavore del team di Al Capone Stecca che si rifà alla codifica C4A che recita: “ Sorpassare un concorrente in modo non regolamentare, intralciandolo “. Minnucci è stato appiedato dall’ 11 al 30 luglio ( 10 + 10 ) e la scuderia di Albatros Joy ( Indal ) risarcita con la somma corrispondente al quinto posto. A provvedimento preso, ci sono state proposte ripetutamente le immagini della frontale che abbiamo interpretato diversamente da quanto fatto dalla Giuria: premettiamo che non era una situazione chiara, dunque di non semplice interpretazione, ma la nostra idea è che Al Capone Stecca si sposta di pochi centimetri verso sinistra, solo perché al largo c’è Ayrton Treb che sta sfilando con lo stesso atteggiamento. Albatros Joy rimane all’interno dell’allievo di Minnucci ma improvvisamente comincia a “ dare la testa “ al suo interprete, salendo verso destra. Dunque, da come l’abbiamo vista noi, non ci sarebbero stati gli estremi per punire Al Capone Stecca e Minnucci ma rispettiamo assolutamente interpretazioni diverse.
Per concludere, vi diamo un po’ di numeri riguardo al gioco e agli spettatori: scommessi complessivamente 55.000,00 euro, di cui 40.000,00 a quota fissa, e cornice di pubblico notevole, stimabile intorno alle tremilacinquecento unità. Soprattutto, abbiamo apprezzato la presenza di neofiti che approcciavano per la prima volta alla scommessa ippica e di vecchi appassionati che solo nelle grandi occasioni non resistono alla tentazione di esserci.
Nazionale Filly, Cacciari e Città di Napoli Filly, un trittico di rara fattura che consacra Audrey Effe quale reginetta della generazione 2016: la portacolori della storica scuderia Gardesana si è esibita in un apprezzabile “ coast to coast “ nelle mani gentili del suo abituale interprete Andrea Farolfi, un driver che con professionalità ed umiltà si è conquistato la stima incondizionata di scommettitori ed addetti ai lavori. Al secondo posto, a mezza lunghezza dalla vincitrice, ha concluso Alouette, una figlia di Village Mystic e dell’indimenticata Dordogne. Terzo posto per Amber Prad, comunque molto valida, a precedere le due locali Antracite Jet e Amazing Lux, estreme outsider in sede di pronostico, che hanno beneficiato della squalifica per ambio di Angela Caf, quarta sul traguardo.
La vincitrice ha realizzato, con 1.12.3, il record femminile della generazione sulla breve, arricchito da una chiusa in 42.0, dopo il passaggio al chilometro in 1.13.7. La figlia di Up And Quick e Simphony Effe possiede una duttilità ed una punta di velocità difficilmente riscontrabili tra le coetanee, caratteristiche che contraddistinguono i soggetti importanti, tesi confermata in premiazione dai protagonisti, Andrea Farolfi e Walter Zanetti , coloro che hanno contribuito in maniera determinante a questo capolavoro: << Audrey Effe ha dimostrato di sapersi adattare ad ogni evenienza, per preservarla avevamo volutamente saltato Padova, però l’intervallo tra una corsa e l’altra era piuttosto lungo, un mese e mezzo, e c’era il rischio che le mancasse qualcosa, invece ha risposto molto bene. Ci siamo già confrontati con la proprietà e concordato che se dovesse esserci un tentativo fuori dai Filly, sarà solamente in occasione del Derby >>. Dicevamo della bella prestazione di Alouette, forse anche inattesa, vista la posizione di partenza, poco favorevole. Edoardo Baldi, professionalmente, è identificabile come un simbolo della pazienza e del lavoro, la sua allieva ha seguito un percorso simile a quello di Audrey Effe, crescita graduale e maturazione recente. Dopo il terzo posto del Cacciari ha atteso il Città di Napoli Filly che l’ha fatta progredire ulteriormente, con una piazza d’onore di enorme valore. Amber Prad è stata limitata dalla fase iniziale, troppo penalizzante per poi poter impensierire quelle davanti, il terzo posto risulta di buon auspicio per il futuro, come ci ha spiegato Alessandro Gocciadoro: << Ho dovuto faticare molto per avere la destra libera e quando ho spostato ero a circa trenta metri dalla testa, sono contento della prestazione. Qualche problema invece hanno avuto Amelie Kyu Bar, dalla quale mi aspettavo tanto, e Angela Caf, brutta di meccanica tanto da chiudersi d’ambio in retta d’arrivo >>. Una menzione la meritano anche Antracite Jet e Amazing Lux che hanno completato il marcatore: l’allieva di Gallo ha dovuto necessariamente partecipare al lancio e una volta sistematasi alla corda, ha cercato di risparmiare energie per il tratto finale, completando un percorso considerevole. La piccola Amazing Lux rappresentava un team di giovani emergenti ( Tufano – Costantino ) che si sono ritagliati il loro spazio. Concludiamo con le rimandate: All Wise As è rimasta dietro in partenza ed è stata incapace di risalire, Arnas Cam, è stata costantemente fuori camminata, fin dalle battute iniziali. Allegra Wf, rimasta scoperta è calata solo in retta, Anita Roc, bella in sgambatura, è stata nulla in corsa, Ambra Grif, remissiva al massimo, ha forse bisogno di riordinare le idee.