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CITTA’ DI NAPOLI
Che il Città di Napoli lo vincesse un allievo di Ehlert era immaginabile, magari un giorno gli astronauti lo troveranno scritto su Marte o da qualche altra parte nell’universo. Lo aveva previsto chi crede che “ La legge di compensazione “  possa essere applicata, come ragionamento, a tutte le cose e eventi terreni. Volendo usare una metafora, piuttosto semplice da visualizzare, è come si ci trovassimo di fronte ad una clessidra. La clessidra rappresenta uno spazio preciso, e non estendibile, in cui esistono i “ vuoti  “ e i “ pieni “ che possiamo compensare di volta in volta, girando e rigirando l’oggetto in questione. Holgerone sta combattendo una battaglia con un livello di difficoltà altissimo e quella dovrà essere la sua più bella vittoria, più di un Città di Napoli o un Derby, un Amerique, un Lotteria, un Elitlopp, più di tutto. Nel frattempo, la soddisfazione di vincere una competizione sportiva di primissimo livello, come un gruppo uno, mette morale, mette le energie che servono a girare la clessidra.
Che vincesse Barbaresco Grif è tutta un’altra storia, forse un giorno lo troveranno inciso nella memoria dei proprietari, Filippo e Amelio Esposito, probabilmente erano gli unici a crederci. Lo stesso Bellei confessava in premiazione: << Erano sei mesi che Filippo mi tormentava di telefonate, ad un certo punto non ne ha potuto più e mi ha detto: << Allora, me lo guidi o no sto cavallo? >>. Ero a Napoli per altri impegni, non avevo cavalli miei e quindi gli ho dato volentieri l’ok. Mi sa che da stasera comincio a telefonarlo io ! >>
Alla vigilia, Banderas Bi era il candidato, quasi unico del “ teutonico “. In verità, di Barbaresco Grif ci eravamo dimenticati un po’ tutti. A volte basta qualche prestazione negativa per cancellare quanto di buono fatto in precedenza e Barbaresco Grif, a due anni, era stato la rivelazione del Mipaaf. Del successo del figlio di Conway Hall e Maura Grif, allevato dal Grifone, hanno merito anche Giuseppe Citarella e Giorgio D’Alessandro Jr che hanno lavorato in precedenza, fino ad un mese fa. D’altronde, l’ultimo gradino è sempre quello più difficile da salire e chi meglio di Holger Ehlert ed Enrico Bellei sanno farlo. Per la cronaca, Barbaresco Grif si è espresso a media di 1.12.8 sul doppio chilometro.
Passiamo ai piazzati: Bonjovi Mmg ha sfruttato al meglio la scia del compagno di colori Bubble Effe e per un attimo ha pure assaporato la vittoria, dovendola poi cedere solo in prossimità del traguardo. L’allievo di Maurizio Compagno, al momento, è uno dei soggetti dal rendimento più regolare, sa cavarsela alla grande in ogni situazione e saprà battagliare anche nei prossimi impegni di vertice. Bengurion Jet è andato forte, molto forte, quando ha avuto la destra libera, in pratica negli ultimi seicento metri, conquistando la terza moneta. Attenzione a questo figlio di Maharajah che ha intrapreso un percorso molto oculato, la sua “ freschezza “  potrebbe fare la differenza nelle prossime tappe di avvicinamento al Derby.  Il tentativo di Beautyful Breed, una femmina da Varenne e Fiamma d’Asolo, sembrava a dir poco azzardato, invece ha concluso al quarto posto, a circa due lunghezze dal vincitore, chapeau! Encomiabile anche Belzebù Jet che non poteva fare di meglio, vista la penalizzante posizione iniziale.
Rimandati Banderas Bi, troppo brutta la sua performance per essere presa alla lettera, e Bubble Effe, in errore all’ingresso in retta quando era ancora al comando, ancora con energie da spendere secondo il suo interprete, non secondo noi.  Non ci sentiamo di bocciare definitivamente Bristol Cr, nonostante la seconda prestazione consecutiva negativa. E’ chiaro che qualcosa non stia girando per il verso giusto ma ci auguriamo che il suo team possa scoprirlo presto e riportarlo ai livelli che gli competono.

FRECCIA D’EUROPA
Come ampiamente prevedibile, quella di Vivid Wise As nel Freccia d’Europa è stata un’autentica esibizione. La rottura allo stacco di Arazi Boko ha permesso a Zefiro d’Ete di andare al comando senza lotta ed il declassato portacolori della Bivans, partito prudentemente, è sfilato a condurre dopo circa trecentocinquanta metri. Nella fase successiva non è cambiato più nulla, Vivid Wise As ha chiuso con due lunghezze di vantaggio su Zefiro d’Ete che a sua volta ha mantenuto altrettante lunghezze da Deimos Racing e Vincerò Gar. Massimo della monotonia, dell’appiattimento, hanno obiettato in tanti nel dopo corsa. Purtroppo, nella situazione attuale, con Vitruvio, Cockstile e Zarenne Fas in attività sulle piste svedesi, Zacon Gio fermato ai box da un virus, di più non si poteva pretendere. Magari, senza Vivid sarebbe stata una corsa più equilibrata ed incerta ma la sua sola presenza in pista vale il prezzo del biglietto, il figlio di Yankee Glide è, attualmente, uno dei migliori cavalli al mondo e fortunato è stato chi ha avuto la possibilità di ammirarlo “ live “. Il record della pista eguagliato, 1.52.6 ( 1.10.4 ) e gli ottocento conclusivi in 54.6 sono alcuni dei numeri di cui ha fatto sfoggio. In premiazione, Alessandro Gocciadoro ha avuto una leggera defaillance fisica, probabilmente un calo di pressione da cui si però  ripreso prontamente ed ha risposto con la solita disponibilità alle nostre curiosità: <<La versatilità  di Vivid, la capacità di spaziare dal miglio alle lunghe distanze, è possibile perché tra le tante sue qualità ce n’è una in cui è ineguagliabile o quasi, il parziale di cinquecento metri. Ritengo ce ne siano veramente pochi capaci di reggere il suo allungo >>.
Quest’anno ha iniziato con l’ Amerique, poi Vitesse, Elitlopp, Turilli, Freccia, non sono troppi?
<< Correndo ad intervalli, più o meno, mensili, riesce a mantenere la forma ed il fisico non ne risente. L’obiettivo ultimo è l’Amerique 2021 ma vogliamo dare il massimo già nel Lotteria, resta una corsa a cui teniamo tantissimo >>.
Quella di Zefiro d’Ete è stata una vera impresa, il suo curriculum era eccellente ma non lasciava presagire una prestazione del genere : ha impressionato vederlo rincorrere Vivid Wise As, rispondere parziale su parziale all’avversario, sembrava un vero e proprio azzardo, invece Gaetano Di Nardo ha avuto ragione a giocarsela in quel modo, senza tatticismi, a viso aperto, e la piazza d’onore conquistata ha il valore di un successo in gruppo uno. Il portacolori del signor Lanfranco Vesprini, presentato dal team Squeglia, ha aggiornato il suo record personale, portandolo da 1.11.3 a 1.10.8, a testimonianza di un ulteriore salto di qualità realizzato.
L’ultimo gradino del podio è stato conquistato da Deimos Racing che ha avuto il merito di cancellare la prestazione, troppo negativa per essere vera, del Turilli. Ci sia aspettava qualcosa in più da Vincerò Gar che comunque ha corso a media di 1.11.3. Se volete divertirvi con il cronometro, provate a prendere il rotolo di Varietà Luis che ha completato il marcatore:  partito parecchio arretrato, in questo ritorno in prima categoria il figlio di Ideale Luis ha percorso il miglio in 1.52.6, lo stesso tempo del vincitore, ottimo.


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Emilio Migliaccio classe '71, ex driver, dal 2012 è il corrispondente da Napoli per Trotto & Turf. Collabora come opinionista con Ippodromi Partenopei ed Ippodromi Meridionali.