Non poteva bastare vincerne una, una rondine non fa primavera! Pinar d’ Ete aveva l’ obbligo di confermarsi, doveva dimostrare di aver risolto i guai che ne hanno condizionato la carriera fino a poco tempo fa e lo ha fatto nel migliore dei modi. L’ allievo di Vincenzo Luongo è passato a condurre dopo mezzo giro nei confronti di Paula del Ronco, molto professionale Minopoli a non cercare il “ faccia a faccia “ che avrebbe danneggiato entrambi, ed ha percorso i seicento in 42.1. Dopo aver percorso il chilometro in 1.13.8, non velocissimo visto gli altri riferimenti della giornata, l’ erede di Pine Chip ha chiuso con un quarto in 28.6 che ha fatto chiaramente la differenza. Media conclusiva di 1.13.2 ed impressione rilevante come conferma l’ “ Omino di Agnano “ nel dopo corsa: << Non ho avuto problemi, una volta passato a condurre l’ ho fatto rifiatare, al chilometro si è attaccato alla mano e mi ha fatto capire di aver tanta voglia di andare. Continueremo a sfruttare i centrali per guadagnare un po’ d’ ossigeno, il prossimo anno si vedrà >>. Positive anche le prove di Paula del Ronco e Priscilla Zak che hanno occupato le altre piazze.
Nella condizionata per anziani di qualità c’ erano ben cinque ritirati, tutti non qualificati a causa di un errore del sistema informatico, Sono rimasti in sei tra cui Langdon Grif, finalista del Lotteria e autore di prestazione ancora significativa, in percorso di testa, concluso a media di 1.13.9 sul doppio chilometro. ‘ Olona Ok, l’ ombra della cavalla che avevamo apprezzato in passato, è stata battuta per la seconda moneta da Orbex Bi, quest’ ultimo eccellente nell’ ultimo chilometro al largo, scoperto.
I puledri al debutto si sono sfidati in apertura di convegno: il team Minopoli ha piazzato due allieve nelle prime due posizioni, Suede del Ronco e Silvana d’ Ete hanno concluso molto vicine a media di 1.17.5. La vincitrice ha sfruttato la schiena della compagna di training per emergere proprio nelle ultime battute. Positiva anche la prova di Superman Gianfi che ha faticato a liberarsi dalla corda per piazzare lo spunto.
Team Minopoli protagonista anche delle due corse successive per merito di Rainulf Star, terza a seguire, che Vincenzo Petrella è stato bravo ad indirizzare al comando per vincere nettamente a media di 1.15.9, e di Omar d’ Ete, annunciato al meglio nell’ intervista rilasciata al nostro giornale. Il figlio di Boss di Jesolo è scattato in testa malgrado la non facile posizione alla corda, ha mandato Nembo Kid Effe ed in retta d’ arrivo ha tenuto a bada gli attacchi di Moiano Spin e Milka Rek, fuori condizione Newyork Real.
Due sorprese a metà pomeriggio: quella di Rolex Regal poteva pure starci, un abituale frequentatore dei centrali che scendeva a reclamare, ma veder vincere Ologramma sembrava alla vigilia molto improbabile. Invece, l’ allievo di Di Vincenzo ha approfittato di una corsa con parziali al contrario, Nougat del Cigno e Master Super Vitt avevano percorso il chilometro in 1.12.4, per emergere nelle ultime battute a media di 1.13.6 nei confronti di Marcel Grif, vincitore morale della contesa. Rolex Regal si era imposto invece al comando, con lancio velocissimo dalla seconda fila e respingendo in seguito la pressione di Rolex Regal, quest’ ultimo battuto in fondo da Ringo deli Ulivi.
In chiusura di convegno, vittoria a tavolino di Power Effe che beneficiava della retrocessione, dal primo al secondo posto, di Playtime Wise che secondo la giuria non aveva tenuto la sua linea di gara in retta d’ arrivo, danneggiando l’ allievo di D’ Alessandro. Decisione severa e molto contestata nel dopo gara ma che ci poteva stare in quanto la deviazione ha sicuramente influito sull’ esito, visto poi il distacco minimo.
EMILIO MIGLIACCIO