Neander Jet, unico penalizzato, vince con l’atteggiamento del più forte la selezione campana del Palio dei Proprietari: l’allievo di Massimo Finetti, interpretato da Giorgio D’Alessandro Jr in sostituzione di Romeo Gallucci, ha girato con una certa sollecitudine e ha approfittato del
rallentamento del battistrada Mannu del Pino (46.3 i seicento) per puntare in avanti, al passaggio davanti alle tribune (1.16.3 il primo chilometro). La progressione del figlio di Naglo si è rivelata talmente potente da “macinare“ Mannu del Pino (chilometro intermedio misurato in 1.13.5, di fuori) e respingere chiaramente il tentativo del favorito Orbex Bi, che aveva sbagliato brevemente sulla prima piegata ed in calo nei metri conclusivi, tanto da dover cedere anche il secondo posto all’ attendista e sorprendente Olele’ Allmar. Da sottolineare la precisa scelta dei tempi di Giorgio D’ Alessandro Jr che ha interpretato nel migliore dei modi il vincitore, altra notevole realizzazione di Massimo Finetti, accreditato di un riferimento cronometrico di 1.14.8.
La TQQ è stata ricca di colpi di scena:già prima dello stacco in errore il chiacchierato Neilos Om, il favorito Norton Bi in calo dopo ottocento metri quando era al fianco del leader MemorRoc, ha assunto l’ iniziativa Los Angeles, sottomesso al chilometro dall’ attaccante No Limits Bi. Quest’ ultimo ha provato la fuga a traguardo lontano ma in retta d’ arrivo è stato sopravanzato da Marley Om, MemorRoc e Obelisco Dif, terminati nell’ ordine e tutti impiegati all’ estrema attesa. L’ allievo di Umberto Di Vincenzo è parso quello dei giorni belli, con una frazione conclusiva di spessore ha raggiunto i primi ed ha chiuso nettamente, a media di 1.14.8.
In apertura, si era imposta Sonia Jet dopo tattica di attesa ma è stata retrocessa al secondo posto per aver impedito la progressione, in retta d’ arrivo, di Suede del Ronco che incombeva ai suoi fianchi. Media conclusiva per l’ allieva del team Minopoli, guidata precisamente da Gennaro Scherillo, di 1.17.9, aveva trottato invece in 1.17.8 la sfortunata portacolori della signora Balzano che presto si toglierà l’ etichetta di maiden.
Era atteso Rajah di Poggio e non ha tradito le attese il portacolori della Nasa, capace di vincere malgrado un percorso non facile, per linee esterne, ultimato a media di 1.15.5.
Non è stato un caso l’ ultimo piazzamento di Paris Rum, in un centrale, lo ha dimostrato la prestazione odierna: la figlia di Concord Jet è stata capace di imporsi a media di 1.16.1, malgrado una rottura marcata in fase di allineamento che le è costata almeno trenta metri di gap sul gruppo.
Abbiamo finalmente visto una Resia Jet all’ altezza della situazione: l’ allieva di Giorgio D’ Alessandro Sr ha attaccato la leader Reginella a traguardo lontano, superandola sulla curva conclusiva e involandosi al traguardo a media di 1.16.9 sul doppio chilometro.
Nella seconda tris, ottimo primo piano di Little Games che, si è espresso, sul miglio, a media notevole di 1.14.8, consentendo il doppio da trainer a Massimo Finetti e ad Antonio Di Nardo che lo improvvisava, da driver.
La prova per tre anni sul miglio ha avuto uno svolgimento, sorprendentemente, tattico: è andato al comando Ray Charles Gsm che ha mandato Ramses degli Dei. Quest’ ultimo ha percorso il chilometro in 1.17.3, affiancato dall’ accondiscendente Rotmans che non aveva alcun interesse a spingere, mentre i chiacchierati Rapsodia d’ Ete e Ramon Luis si sono “ incartati “ lungo la corda. Nei seicento metri conclusivi Rotmans e Ramses degli Dei hanno allungato, apparigliati ( 44.1 ) fino alla conclusione dove solo il giudice di arrivo è riuscito a separarli, decretando la vittoria del figlio di DreamVacation nei confronti dell’ avversario. Ray Charles Gsm ha dovuto manovrare prima di lanciare lo spunto e si è accontentato del terzo posto, per i primi due media di 1.15.4.
Di tutto è successo nella corsa per quattro anni, riservata ai gentleman: un primo allineamento è statorinviato perché Perignon aveva girato in senso contrario ( 15 giornate di appiedamento per Giordano ). Nella partenza valida è sfilato a condurre Predator Gadd, seppur con un danneggiamento a PoldiGree ( Villani a piedi per cinque giornate ), ma il figlio di Eldgrado Bi ha ceduto già all’ imbocco della piegata finale. Mentre la sfortunata Paris Dany si involava al traguardo, si è fatto notare, in mezzo al gruppo, lo scarrierantePerignon che aveva scosso il gentleman Giordano. I concorrenti si sono spostati per evitare l’ impatto e la giuria è stata costretta a suonare la sirena e disporre la ripetizione della corsa. << La giuria, per la tutela del benessere animale e degli scommettitori, dispone la ripetizione della corsa dopo l’ ultima >> questo il comunicato ufficiale. Abbiamo interpellato il Presidente di Giuria, dott. Stefano Sedia, per avere dei chiarimenti riguardo alle decisioni adottate: << I cavalli avevano già percorso milleottocento metri, non potevo far altro che far ripetere la corsa dopo l’ ultima. Riguardo al danneggiamento subito da PoldiGree ad opera di Predator Gadd, è chiaro che nel caso in cui non ci fosse stato interruzione della prima prova, avremmo considerato la possibilità di una retrocessione del numero 7 dall’ ordine d’ arrivo. Invece, per come sono andate le cose, il cavallo Predator Gadd ha potuto prendere parte alla ripetizione, in quanto Il regolamento recita che, in caso di interruzione della corsa, non si possono ripresentare i cavalli squalificati e quelli ritirati per motivi fisici.., a prescindere dal fatto che la corsa venga ripetuta subito o dopo l’ ultima >>.
Alla seconda edizione non si sono ripresentati in quattro: Pavone Jet e Premier Gar, in quanto squalificati la prima volta, Perignon e Paris Dany per motivi fisici. Per la cronaca, ha vinto Predator Gadd che ha corso, al comando, in 1.17.4 sul doppio chilometro.
EMILIO MIGLIACCIO