Il protagonista assoluto del Lungomare Trot Race, svoltosi in mattinata, è stato Giorgio D’Alessandro Jr ( Giorginho ) mentre il pomeriggio ha arriso all’omonimo Giorgio D’Alessandro, sigla Sr, che ha interpretato personalmente i suoi due allievi in gara, entrambi vittoriosi in modo perentorio: Piccolarobytor ha conquistato il clou con un percorso di testa, estremamente tattico, chilometro in 1.18.3 e chiusa in 41.5 che le ha permesso di respingere l’affondo di Neander Jet, con quest’ultimo che forse avrebbe fatto meglio a non accettare, del tutto, il ritmo soporifero della battistrada. Entrambi i concorrenti sono stati accreditati di una media di 1.14.9. Primo successo in carriera per l’interessante Thiago d’Ete che il “ Caterpillar “ ha presentato con un assetto diverso, rivelatosi efficace: il figlio di Yankee Slide è avanzato al largo e dopo mezzo giro ha sfondato, rendendosi intangibile fino al traguardo, a media di 1.15.2. Le fatiche giornaliere del trainer e driver partenopeo non erano ancora finite, in quanto, dopo la sesta corsa, è sceso in pista per un test pubblico, sul doppio chilometro, Rombo di Cannone, in vista del Lotteria, al quale ha acquisito il diritto a parteciparvi riportando il recente Memorial Campili: il portacolori della Days of Victory ha percorso, da start a start, la prima parte del percorso in 1.16.1 e la seconda in un eclatante 1.11.4, 42.0 per i seicento conclusivi, accompagnato dal galoppino nel tratto finale. L’ impressione è stata di un cavallo al massimo della condizione che il 03 maggio si ripresenterà in prima categoria, certamente più completo di quanto lo fosse in passato, come ci conferma il suo creatore che abbiamo raggiunto telefonicamente in serata: << Il lavoro è stato utile per tenerlo concentrato, a due settimane dall’ evento, proprio per questo ho preferito impiegarlo sulla lunga distanza. E’ stato convincente al massimo, a dimostrazione di una maturità fisica completata, adesso riesco a lavoraci senza gli impedimenti del passato. Nei prossimi giorni effettuerà solo lavori di mantenimento. Riguardo ai due successi conseguiti in giornata, devo sottolineare la duttilità di Piccolarobytor che mi permette di variare la tattica a secondo delle esigenze, oggi mi hanno fatto andare piano ed alla fine ha chiuso alla grande. Thiago d’Ete quando è arrivato in scuderia era particolarmente nervoso, adesso si sta tranquillizzando ed i risultati stanno arrivando, ho provato un’ impostazione diversa che ha dato buoni frutti. Può diventare buono >>.
Per completare l’ “ opera “, il sottoclou è stato conquistato da Steven del Ronco, interpretato da un terzo Giorgio D’Alessandro, in questo caso senza sigle, che Salvio Cervone distingue dagli altri due con il nomignolo di Giorgione: si è rivelata spettacolare la lotta che ha visto impegnati, per l’intero tragitto, il Ganymede del team Minopoli allo steccato e Signal Hbd di fuori. In fondo, il primo ha tenuto un lieve margine sul valoroso avversario, autore di prestazione super, a media di 1.14.8 sul doppio chilometro.
Un esempio di professionalità, che tanti colleghi farebbero bene a seguire, da parte di Enrico Maisto nella sesta corsa: dopo le false partenze, probabilmente non convinto dalla meccanica di Rivieri, il professionista napoletano ha optato per il ritiro, tutelando al massimo gli scommettitori. Abbiamo apprezzato, nel corso del convegno, anche i successi di Paola Zn, Napo Orso Capo e Storm Gar, quest’ ultimo con in sulky il giovane Garruto, tutti soggetti che avevano impressionato all’ ultima uscita e che oggi si sono confermati, dimostrando che le loro recenti performance non erano state occasionali. Questa è l’ippica che vorremmo vedere ogni giorno! Pasman Light ha vinto la prova d’apertura, dopo percorso esterno, con in sulky un sempre preciso Vincenzo Petrella.