Il clou del pomeriggio festivo napoletano era riservato agli anziani sulla distanza del miglio: non era facile prevedere il possibile svolgimento, soprattutto chi potesse sfilare sul battistrada Spinello Jet che solitamente si esprime all’attesa. Ci hanno provato sia Running Allmar che Santiago de Leon ma entrambi hanno dovuto adeguarsi alle sorprendenti intenzioni del Ken Warkentin affidato ad Antonio Di Nardo che non solo ha agito in percorso di testa ma lo ha fatto staccando nettamente dagli avversari in retta d’arrivo. L’allievo di Massimo Finetti e Catello Panico si è espresso a media di 1.12.5, concludendo con seicento metri in 42.5. Antonio Di Nardo non ha nascosto la propria soddisfazione in premiazione: << Finetti mi affida sempre soggetti in grande condizione, già il giorno precedente mi aveva avvisato di correre al comando e con grande fiducia; aveva avuto dei riscontri positivi in lavoro e la corsa gli ha dato ragione. D’altronde Spinello Jet non è un soggetto qualunque, si è piazzato diverse volte nelle classiche, seguendo Smeralda Jet >>. A distanza dal vincitore, Sabaudo Luis ha tenuto a bada Oxford Street, completando un en plein di allenamento. Sfortunato Sirdreik, in errore ai cento finali quando si apprestava a raccogliere la seconda moneta, qualche progresso lo ha evidenziato Running Allmar mentre Santiago de Leon ha pagato il severo percorso esterno.
Il duo Tony Young – Chiattoni Animati aveva già colpito qualche ora prima con Uncino Jet che si è espresso a media di 1.17.3 sul doppio chilometro, sopravanzando nei metri conclusivi il favorito Universo Group, forse guidato con troppa convinzione, vista la notevole spesa sostenuta per passare a condurre.
In apertura, tra femmine di tre anni, l’ospite Utopia Lux non ha avuto alcuna difficoltà a conquistare il primo successo in carriera; la portacolori di Paolino Sepe, presentata da Davide Di Stefano è stata accreditata di un riferimento cronometrico di 1.16.6. A seguire, è stato Turbo Dagy, training di Pasquale Esposito Jr e colori della scuderia Gelsomina, a portare a compimento un percorso di testa vincente, a media notevole di 1.14.5, ben calibrato da Enrico Somma. Ha fatto un numero, tra i quattro anni di minima, Thiago d’Ete, un mezzo fratello di Pinar d’Ete, presentato da Giorgio D’Alessandro Sr, capace di correre il miglio in 1.58.6 ( 1.14.1 ) e dando l’impressione di poter fare ancora meglio.
Che bel cavallo che è Perseus Caf, fisico da purosangue, generoso, duttile, sa fare un po’ tutto; peccato per la meccanica ma visto che è stato fermo per ben tre anni bisogna accontentarsi. Il Varenne di Perfetto – Squeglia è passato dopo mezzo giro ed ha concluso a media di 1.13.6, precedendo la duttile Pompadour e Sineto, quest’ultimo buonissimo per la prossima. L’azienda agricola Castelluccio è stata rappresentata vittoriosamente anche da Pireus Caf che ha dominato con progressione risolutiva l’handicap per anziani, 1.14.1 sul doppio chilometro il riferimento cronometrico del portacolori della scuderia Lucia, presentato e interpretato da Raf Forino. Chiusura di convegno che prevedeva la disputa della tris straordinaria, conquistata da Superstar Font, pennellato da G.P. Maisto, a media di 1.13.4, che ha preceduto Stefano Hp e Surprise Ek.