Nel clou del pomeriggio partenopeo è arrivato il successo perentorio, senza alcuna difficoltà, per l’ospite Villa Santina Jet alla quale è bastata uno scatto iniziale in 13.5 e una chiusa in 43.5 per fare il vuoto dietro di se; è stata una trasferta molto ben remunerata per la portacolori della Sant’Eusebio, valida anche come tappa di avvicinamento ai maggiori appuntamenti della stagione, che si è espressa a media normale di 1.16.6. Soddisfatto Antonio Di Nardo in premiazione: << La caratteristica fondamentale degli allievi di Tiberio Cecere è proprio la duttilità e la figlia di Igor Font non fa eccezione, una cavalla completa che può aspirare ad impegni di vertice >>. Riguardo agli altri partecipanti, hanno un po’deluso Vanity Ans e Vernissage Grif, la prima abulica, poco vogliosa, il secondo messo in difficoltà dallo svolgimento estremamente tattico, quindi con delle attenuanti. Un plauso va fatto a Virtual Victory e Ferdinando Minopoli: il figlio di Uronometro è rimasto vitale nonostante fosse al largo nella chiusa in 59.0 della testa, il suo interprete ha rischiato a venire all’esterno anticipatamente ma alla fine ha avuto ragione perché restando dov’era avrebbe raccolto di meno. Il sottoclou è andato a Ubique Par, terza a seguire, che è sfilato a condurre in cinquecento metri e ha fatto selezione con un miglio in 2.01.5 e chiusa ancora valida, necessaria per tenere a rispetto Un Vero Hbd. Come avevamo già sottolineato in altre circostanze, questo figlio di Ideale Luis è diventato un soggetto interessante i cui limiti sono ancora imprecisati, a tutto merito di Vincenzo Costantino che lo segue giornalmente e Marcello Vecchione che lo guida con la giusta tranquillità. Nella prova d’apertura, si è tolta la qualifica di maiden l’interessante Voilaletiz ( 1.16.4 ) che ha consentito a Ciro Ciotola di tornare al successo dopo oltre tre anni . Prima vittoria in carriera anche per il neo gentlemen Michelangelo Franzese al quale Luigi Panico ha consegnato un Trofeo di Luni in forma spettacolare, capace di trottare all’avanguardia in 1.14.4. Stessa media ha realizzato anche la saura Rimica di Azzurra tra le femmine anziane, condotta al meglio dal meritevole Luigino Siddi. In un momento in cui il mantello sauro va per la maggiore, non poteva mancare l’appuntamento con il traguardo Urla Jepson, la bionda di Marco De Vivo che si è espressa a media di 1.14.3. Ha fatto decisamente meglio dal punto di vista cronometrico il vecchio e inossidabile Neander Jet ( 1.13.6 dalla seconda fila ). Trofal Zack e Sabatino Di Vincenzo hanno dominato la prova per quattro anni sul doppio chilometro, a media di 1.15.6.