Luigi Migliaccio
A distanza di quindici giorni dal “Turilli” il Freccia d’Europa lancia la volata dei gruppi 1 italiani di fine stagione. In realtà la prova napoletana ha la sua particolarità visto che è l’unica a disputarsi sul miglio (ci sarebbe anche Montegiorgio, ma con la formula delle batterie e finale). Nazioni e Galà saranno sul doppio chilometro allungato e quindi con un altro contesto tattico. “Freccia” di nome e di fatto, pertanto, e con un campo partenti di ottimo livello. Rispetto alle conferme manca Tesoro degli Dei, proprio il vincitore della prova romana di due settimane addietro, vittima di un attacco febbrile e quindi chiamato ad un turno di riposo. Si rivede invece Ringostarr Treb dopo le vittorie di Montecatini e Cesena e soprattutto dopo la mancata partenza per New York quando ormai tutto era pronto per il grande tentativo allo Yonkers.
Proprio considerado quali erano le ambizioni fino a due settimane orsono, sarebbe a dir poco irriguardoso non partire dal portacolori di marco Scarton nell’analisi di questa corsa. In fondo la serata di fine estate a Cesena ci ha consegnato un soggetto in ottima forma capace di giocarsela al comando in batteria e di rimediare a un incertezza in finale sia pure contro un’avversaria tecnicamente abbordabile come Peace Of Mind. La sorte ha premiato il figlio di Classic Photo con il numero alla corda e l’interrogativo da porsi è sul come Roberto Vecchione e Holger Ehlert decideranno di affrontare la corsa sul piano tattico. La pista di Napoli è strutturalmente diversa da quella del Savio e potrebbe non essere necessario rimanere davanti a ogni costo specialmente considerando che più al largo ci sono almeno un paio di esimi partitori: Moses Rob e Pace del Rio. Dal primo ci si attendeva molto nel “Turilli”. L’allievo di Salvatore Carro ha avuto un’incertezza nella fase iniziale con tanto di polemiche sulla partenza data dallo starter, ma poi sul percorso non è apparso il cavallo esplosivo visto in altre occasioni tant’è che si è imposta qualche verifica medica e se alla fine si è deciso di scendere fino ad Agnano, in onore probabilmente anche ai colori partenopei della sua giubba, è lecito pensare che la condizione sia comunque positiva. In sulky si cambia Roberto: al posto di Vecchione ci sarà Andreghetti che lo aveva guidato nel brillante rientro di inizio settembre in Francia. Lo scorso anno Moses corse in testa sia il Turilli che il Nazioni con esiti diversi, ma entrambi erano sul doppio chilometro e il fatto che la distanza in questo caso sia più corta toglie francamente molti dubbi sullo schema tattico desiderato dal suo team.
Poi c’è Pace del Rio: rientrato in sordina a settembre dopo l’ennesimo lungo stop. Il pupillo di Santo Mollo ha vinto bene l’invito di contorno al Turilli inscenando una partenza molto violenta con tanto di primo chilometro ben sotto l’1.11. Certo la categoria cresce; l’impegno è più difficile, ma la carta che vorrà giocarsi il suo team è quella di una partenza al massimo per cercare di scavalcare gli avversari all’interno. Insomma la fase iniziale sarà probabilmente molto accesa e violenta e potrebbe essere quella in grado di determinare in un senso o nell’altro l’andamento della corsa. A conti fatti forse quello che ha maggiori possibilità di scelta è proprio Ringostarr per il quale andare al comando potrebbe non essere fondamentale ed è un po’ anche per questo che alla fine sarà lui il favorito tecnico della corsa.
In mezzo come dei cuscinetti Totoo del Ronco e Radiofreccia Fi che però non vanno assolutamente sottovalutati. Il primo rimane su un periodo non proprio brillante, ma in primavera nell’Europa corse molto bene dietro Timone Ek e facendo anche partenza cosa che potrebbe ritentare anche domani non fosse altro nel tentativo di ritagliarsi una posizione alla corda. Radiofreccia viene invece dalla bella prestazione fornita nel Turilli girando all’esterno. Per lei sarà uno degli ultimissimi impegni prima di intraprendere la via dell’allevamento, ma la condizione palesata a Roma è stata veramente brillante, con tanto di rimpianti per “madame” Lami sull’annunciato ritiro, al punto che se ci fosse la prevista bagarre iniziale, un pensierino a un posto nel marcatore diverrebbe assolutamente lecito.
Capitolo altri… i più pericolosi sulla carta sono Rue Varennne Dany e Papalla. Il primo in quanto a stamina e capacità di costruire all’esterno trova pochi uguali, bisognerà capire quale sarà il terno di corsa e quanta possibilità ci sarà di viaggiare un chilometro al largo. Papalla viene dalla brillante affermazione di Padova dove ha inscenato 600 metri finali da brivido che potrebbe ritentare specie qualora dovesse trovare avverari un po’ stanchi davanti, ma la differenza tra alcuni dei nomi in pista domani e quelli del Breda è comunque evidente e non va sottovalutata. Ci sarebbe Sharon Gar che però ha il numero molto al largo con tanti partitori di dentro e questo tatticamente potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile anche in virtù di una condizione forse proprio al 100%. Per Remo Gas si tratta di una presa di contatto ai massimi vertici dopo un lungo periodo di ricostruzione, giustificata anche dal fatto di giocare in casa. A chiudere il campo Rocco Grif e Trendy Ok per i quali c’è la condizione, ma anche un bel salto di categoria che non autorizza tantissimi sogni di gloria.
Sarà quindi il terzo colpo consecutivo della pistola di Ringo sulle nostre piste? Possibile, anzi probabile, un altro Gruppo 1 nel carniere rafforzerebbe ulteriormente il valore di questo combattente atteso poi a un ritorno al nord e a una meritata pausa stalloniera. Moses Rob, Radiofreccia, Pace e gli altri ci proveranno a mandargliela per traverso. Sembra proprio un “Freccia” destinato a dare spettacolo….