Non è servito il lavoro certosino dell’ufficio tris, ventuno partecipanti di ottima qualità divisi su tre nastri e perizia effettuata dopo la chiusura dei partenti, e la buona volontà di quelli che hanno “ prestato “ i propri portacolori alla Supertris per far si che fosse un vero e proprio evento. Diverse partenze richiamate, almeno cinque tentativi sono stati fatti oltre ad altri approcci che erano già falliti prima di iniziare l’allineamento, che hanno contribuito a partire con circa quaranta minuti di ritardo. Inoltre, la partenza convalidata comunque non ha permesso a più di un cavallo di poter difendere al meglio le proprie chance, su tutti Tulum con Tufano che per un attimo è cascato dal sulky e Totoo del Ronco che si è scansato per un filo; entrambi i concorrenti sono stati coinvolti nel cross causato dalla riottosità di Serafino Hp ( allontanato a tempo indeterminato dalle partenze con i nastri ) che si è praticamente girato in senso opposto alla corsa. L’atteggiamento caratteriale dell’allievo di De Vivo è comunque giustificato dal tanto tempo passato in pista a girare e rigirare, d’altronde sono cavalli e non macchine. La corsa è stata vinta da Severino ( 1.14.9 sui duemila, Antonio Di Nardo ) che si è portato a casa la ricca moneta, demolendo il meritevole St John Verynice, ottimo secondo, a precedere Spitfire Gar, Ramada e Nellison. Incredibile la performance di Totoo del Ronco che ha concluso vicinissimo ai premiati, ricucendo un gap di almeno cento metri.
Torniamo alla tanto discussa fase iniziale, di chi le colpe? Non ci auto investiamo del ruolo di giudici ma ci limitiamo a dati di fatto: i concorrenti che capeggiavano le file non hanno mai raggiunto il punto dove avrebbero dovuto girare, quasi sempre in anticipo sul segnale dello starter, evidenziando un’assoluta mancanza di professionalità. Insomma, è sembrata una gara a chi accorciava di più, evidenziando un’assoluta mancanza di professionalità. Secondo la nostra idea lo starter Pasquale Galiero avrebbe dovuto intervenire punendo al momento i colpevoli, visto che il regolamento prevede un arretramento all’ultima posizione dei responsabili, oltre che richiamare una partenza vistosamente non valida. In più, i provvedimenti adottati nel dopo gara, Forino e Antonio Di Nardo a piedi per cinque giornate e De Vivo, colpevole dell’intralcio, per dieci, sono sembrati veramente poca cosa. Possibile che siano stati i soli perseguibili di tanto caos?
Mario Minopoli ha realizzato un doppio, portando al successo Venere Breed ( 1.15.6 ) nella prova d’apertura, e Sir Fks, autore di una prova strepitosa conclusa a media di 1.13.2, dopo essere partito in seconda fila e aver girato per un chilometro al largo. Il sempre più convincente Mario Rubino ha condotto ad un calibrato primo piano la sua Unfaithful Model ( 1.15.6 ) in gentlemen. La new entry Nelson Milar Bigi ha subito colpito duro con un valido percorso di testa ( 1.15.2 ) nelle mani di Marcello Vecchione. In categoria F Sibilla Trgf, trovato un varco utile ai cinquanta finali, ha fatto in tempo a “ battezzare “ il leader e favorito Tintoretto Grif. Da segnalare anche il secondo successo a seguire, due su due da quando è agli ordini di Finetti, di Ugo Well, a media apprezzabile di 1.13.9.
