Il Rombo di Cannone che ci aveva entusiasmato circa tre mesi fa, respingendo Turno di Azzurra che fa sfracelli nel nord Europa, lo ritroviamo protagonista del clou della fresca serata napoletana, in cui ha messo in mostra le caratteristiche che lo avevano portato agli onori della cronaca:
coraggio fuori dal comune e potenza devastante. Il figlio di Varenne e Cannoniera non era stato particolarmente brillante di recente ma in tal senso sono eloquenti le dichiarazioni del suo mentore Giorgio D’Alessandro Sr che lo ha interpretato personalmente: << Quando la programmazione ti costringe ad accontentarti di una corsa al mese, diventa complicato raggiungere la migliore condizione, soprattutto per lui che ha bisogno di carburare, di trovare quella cattiveria che lo sospinge a “ macinare “ gli avversari ai fianchi. E, proprio queste sue caratteristiche d’assalto, fanno si che non possa tenere sempre lo stesso rendimento, in quanto, gioco forza, spende il doppio delle energie >>. Lo svolgimento ha visto la netta favorita Tessa Ob Sonic tenere il comando delle operazioni su Spinello Jet, 1.12.6 il chilometro, con Rombo di Cannone che, dalla seconda fila, si è presentato subito ai suoi fianchi e l’ ha letteralmente annichilita, inducendola ad una resa anticipata, a media di 1.12.4. Al secondo posto è finito, con speed violento, Santiago de Leon che di giustezza ha sopravanzato uno stupefacente Silven Grif, sempre al largo sul percorso. Marlon Om, pur rimanendo chiuso al lungo, è riuscito a carpire la quarta moneta, mentre Spinello Jet è rimasto intrappolato dietro la calante battistrada. Giorgio D’Alessandro Sr ha presentato un altro missile terra – aria, nella categoria F di fine convegno, che risponde al nome di Tornado Pizz: il castrone da Ghiaccio del Nord è partito nettamente arretrato e poi è risalito costantemente per terze e quarte ruote, prendendo la meglio in retta d’arrivo a media di 1.14.3. Ottimo il rientro di Saetero che ha ottenuto la pizza d’onore dopo percorso oneroso, mentre il favorito Seneca Grif ha sbagliato all’imbocco della prima piegata.
Doppio in serata anche per il team Minopoli che ha affidato Rapsodia d’Ete alle mani di Ivo Amodio, riproposta ai migliori livelli: la figlia di Ideale Luis ha seguito sul percorso il favorito Soffio, sfilato dalla seconda fila, e in prossimità del traguardo lo ha “ battezzato “. Il secondo successo è arrivato con Timbuctu Bi nell’handicap per anziani, espressosi a media di 1.14.5 sul doppio km, nonostante una penalità di quaranta metri.
In apertura erano di scena i puledri di due anni: è emersa Zelen dei Ronchi, una figlia di Yankee Slide e Filu’ of Brown che al debutto aveva trovato uno svolgimento particolarmente ostico; in questa circostanza ha potuto sfruttare la scia di Zingaretti Grif per averne ragione in prossimità del traguardo, a media rispettabile di 1.17.1, nelle mani abili di Gaetano Di Nardo. Out i favoriti Zeus Caf, in rottura sulla prima piegata, Zanzara Fas, finita gambe all’aria sull’ultima curva, e Zimox, in errore a metà percorso e tornato al quarto posto, da squalificato.
Rilevanti le affermazioni di Veka Jet tra le femmine di tre anni, al record di 1.14.7, con Giuseppe Trinchillo in veste di allenatore – guidatore, e Us Air Force ( 1.16.5 sulla lunga distanza ), presentato alla grande dal nuovo allenatore Luca Fierro.