Con Napoli si è completata la griglia di partecipanti alle due finali del G.P.Anact, riservate ai due anni. L’impressione generale è che per il momento non vi siano prospetti fenomenali, d’altronde viste le recenti delusioni forse è meglio augurarsi delle novità interessanti con il passaggio d’età, ma sostanzialmente non ci si può lamentare, materiale sul quale fare affidamento ce n’è. Le qualità emerse più chiaramente sono quelle di Zelante Ek, allievo di Holger Ehlert,colori della Effebi di Fabio Bruno, vincitore dell’eliminatoria maschile. Velocissimo in avvio, il figlio di Saxo de Vandel si è lasciato graduare fino al chilometro, percorso a ritmo costante in 1.15.0, e sulla “ punta “ di Zefir Gar ha cambiato repentinamente marcia con seicento finali in 43.0, per una media al chilometro di 1.13.8. << Cavallo freddo che sa fare un po’ tutto, sembra già un anziano, come si dice in gergo è una macchina da corsa. Speriamo di sorteggiare un numero in prima fila per la finale, in caso contrario non c’è da avvilirsi, saprà farsi valere anche in schema diverso >> questo il commento di Roberto Vecchione nel dopo corsa. Non ha sfigurato Zefir Gar che ha tentato il contropiede sulla retta delle scuderie, dovendosi poi adeguare al secondo posto, aggiornando il personale a 1.14.3; un po’ più lontano hanno centrato l’ingresso in finale anche Zippy Freedom Lf e Zingaretti Grif, il primo in chiara difficoltà di meccanica, il secondo in evidente progresso. La giuria si è riservata di visionare il filmato prima di confermare l’ordine di arrivo, lasciando poi inalterato il risultato: sotto la lente d’ingrandimento è finito l’anticipo di Zefir Gar su Zacharias Ferm che è stato giudicato come semplice disturbo ( Minopoli a piedi per tre giornate ). A proposito dell’allievo di Lo Verde che in precedenza aveva mostrato mezzi particolarmente interessanti, al di la dell’episodio descritto, è parso molto poco guidabile, soprattutto in curva.
Tra le femmine era molto attesa la qualitativa Zoe Grif Italia che l’ultima volta, sulla pista partenopea, era stata autrice di recupero “ monstre “, valutabile intorno all’1.58. La portacolori della scuderia Mistero ha ripreso a vincere e lo ha fatto a media di 1.15.0, con chiusa in 45.4; apprezzabile il parziale iniziale ( 44.0 ) servito per sfilare al comando, dopo partenza prudente, ha un po’ sorpreso l’inaspettato calo conclusivo ma il suo allenatore – guidatore Massimo Barbini non è parso preoccupato più di tanto in premiazione: << Innanzitutto c’è da dire che la spesa per passare al comando è stata notevole, tenuto conto che in partenza ho preferito usare cautela, inoltre aggiungo che da sola tende un po’ a deconcentrarsi. In cosa deve migliorare? L’aspetto su cui sto lavorando maggiormente è il carattere, la paternità di Ready Cash induce ad andare con i piedi di piombo, d’altronde è al quarto impegno in carriera e dovrà acquisire la giusta mentalità agonistica >>. Aggiungiamo noi che quando sarà il momento opportuno, probabilmente il prossimo anno, ma meglio di Barbini che la segue giornalmente non può valutarlo nessuno, sarà alleggerita agli anteriori per allungarne l’azione. Come era lecito aspettarsi, la saura Zoe dei Veltri è migliorata parecchio, avvicinando sensibilmente la vincitrice nei metri finali, stessa media di 1.15.0, a tutto merito di Giorgio D’Alessandro Jr, papà Vincenzo e lo zio Giovanni che la stanno plasmando alla grande. Zanzara Fas ( 1.15.1 ), ottimo il comportamento della portacolori di Gragnaniello, ha preceduto Zante Breed per il terzo posto, quest’ultima ha riscattato l’errore di Palermo e conquistato la finale di Treviso.
