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Nella prima giornata della kermesse napoletana, l’appuntamento clou era il Regione Campania ma il “ contorno “ non sfigurava affatto, anzi, c’era un bel po’ di corse da vedere, in particolar modo la Coppa Partenope e la Speed Race. Cominciamo il nostro racconto da questa sorta, con le dovute proporzioni, di Sweden Cup. Le eliminatorie venivano dominate da due soggetti, Ubertino Grif ( 1.12.5 ) e Suerte’S Cage ( 1.11.6 ) che non avrebbero sfigurato in prima categoria. L’allievo di Gocciadoro spendeva meno energie dell’avversario ma la sua meccanica ci lasciava qualche perplessità, non ne aveva invece il suo interprete che si diceva fiducioso per la finale e c’è da ammettere che, vista la prestazione successiva, aveva ragione. Suerte’ S Cage era stato straripante ma qui i dubbi ce li aveva Bellei, sia per quanto concerneva la posizione di lancio che, per regolamento, gli imponeva di partire dallo steccato, sia per la doppia prova, mal digerita nel Palio dei Comuni di Montegiorgio. Di parere contrario invece, come rivelato dal Cannibale nel dopo corsa, Gennaro Casillo, fiducioso su un esito positivo. I books proponevano Suerte’S Cage a 1,60 e gli scommettitori cercavano di metterne il più possibile, mentre Ubertino Grif, quotato a 5,20 e 1,75 prendeva la rimanenza. Ubertino Grif partiva sollecito e si ritrovava al comando ma doveva sorbirsi l’attacco di Ursus Caf, Lo Verde andava ma Gocciadoro non fermava, che lo costringeva a passare il chilometro in un supersonico 1.10.5. A questo punto entrava in scena Suerte’S Cage che andava sul leader e faceva valere la leader del più forte, concludendo in 1.10.7, non lontano dal record della pista, detenuto da Owen’S Club, 1.10.4. Ubertino Grif era apprezzabile secondo, mentre la generosa Upper Dany conquistava l’ultimo gradino del podio, precedendo Tsunami Gifont. In premiazione, Enrico Bellei non lesinava elogi al figlio di Gor Font che difende i colori della Nuova Giannotti ed al suo allenatore: << Temevo il numero, fortunatamente Minopoli era rimasto scoperto e ci ha fatto uscire per sfruttarne la schiena; non ero convinto che facesse le due prove, visto che a Montegiorgio, in finale, non era lo stesso della batteria. Riguardo a ciò mi ha rassicurato Gennaro ( Casillo ), convinto che il cavallo potesse esprimersi al meglio anche nell’evento finale. La corsa è venuta bene, sono arrivato senza nemmeno tirare i tappi e la briglia. E’ stato opportuno non partecipare al Lotteria, giusto che facesse il suo percorso, raggiungendo gradualmente la miglior condizione, visto che il rientro di Trieste era stato condizionato da problemi fisici >>.
Passiamo alla Speed Race, giunta alla quarta edizione: dopo le perplessità del primo anno, la sfida per scattisti, unica al mondo visto che si corre sulla distanza dei duecento metri, ha trovato consensi da parte degli appassionati, tanto è vero che la quota fissa, sia sul campo che presso i books esterni, ha raccolto un montante considerevole, in particolar modo sul piazzato, scommessa che fa riferimento ai vincitori delle eliminatorie. Prima Puma di Girifalco, poi Tursiope Jet ed infine Teodora Caf hanno conquistato l’accesso alla finale. Puma di Girifalco si è ripetuto, questa volta il risultato non è mai stato in discussione, visto il distacco conclusivo, con la complicità dello starter che è andato via, secondo noi, troppo sollecito, favorendo il cavallo all’interno. Nel dopo corsa, Roberto Vecchione ha voluto sottolineare il notevole scatto iniziale del figlio di Mr Vic, appartenente alla scuderia Napoletano: << Innanzitutto, debbo ringraziare mio cugino Marcello che mi ha permesso di guidarlo. E’ stato mostruoso, credo che abbia corso i duecento metri in 11.0; in finale era molto più deciso, forse perché aveva compreso che doveva dare tutto nel lancio


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Emilio Migliaccio classe '71, ex driver, dal 2012 è il corrispondente da Napoli per Trotto & Turf. Collabora come opinionista con Ippodromi Partenopei ed Ippodromi Meridionali.